Rss Feed
Tweeter button
Facebook button
Youtube button
Ipnosi Dinamica - Ipnosi Regressiva - CNV-SNL-PNL

L’Approccio Cognitivo-Comportamentale

ANTONIO REGA

L’essere umano è pensiero, è emozione, è comportamento. Questi tre elementi interagiscono tra di loro influenzandosi reciprocamente. Facciamo un esempio: una persona deve affrontare un colloquio di lavoro e dentro di sé pensa: “non valgo niente, sono un fallito, non sarò mai in grado di svolgere un lavoro”. Le emozioni collegate a questo tipo di pensiero saranno, con molta probabilità,  connotate negativamente da sentimenti di tristezza e di  rabbia verso se stessi. Una persona che pensa questo e che prova questo tipo di emozione probabilmente assumerà dei comportamenti che rispecchiano questo stato interiore.
Sicuramente non affronterà con il sorriso sulle labbra il colloquio di lavoro! Facciamo anche l’ esempio di qualcuno che, nella stessa situazione, dice a se stesso: “penso di essere competente per il lavoro che mi è stato proposto, è probabile che riesca ad ottenerlo”.
Le emozioni, in questo caso, avranno probabilmente una connotazione positiva poiché mostreranno atteggiamenti di  fiducia e di  tranquillità .E’ molto probabile,infatti, che una persona che pensa questo e sente queste emozioni, si comporti di conseguenza, utilizzando sistemi di comunicazione aperti e adeguati alla situazione. C’è una circolarità interna che impedisce di stabilire  se si sviluppi prima il pensiero e poi gli altri elementi della triade descritta. L’essere umano, poi, entra in contatto con l’ambiente esterno fatto di persone e di eventi che a loro volta lo condizionano.
Ma come si arriva ad avere un tipo di pensiero/emozione/comportamento piuttosto che un altro? Uno dei cardini dell’approccio cognitivo-comportamentale è il concetto di apprendimento: gli schemi cognitivi, le reazioni emotive ed i comportamenti che mettiamo in atto sono frutto di apprendimento, sia quelli che risultano adattivi e funzionali al benessere della persona sia viceversa, cioè  quelli che sono definiti disfunzionali e creano disagio. L’approccio più propriamente cognitivo cerca di far sì che la persona diventi consapevole delle caratteristiche della sua struttura interna disfunzionale per poi operare una ristrutturazione. L’operatore della CNV-PNL cerca quindi di ricostruire la storia dell’apprendimento dell’interlocutore attraverso procedure di assessment che sostanzialmente possono essere tradotte con il termine di valutazione. Si cerca cioè di individuare le aree disfunzionali (cognitiva, emotiva, sociale ecc.) cercando per ognuna di stabilire le disabilità del soggetto e conseguentemente anche le sue abilità, quindi ciò che non è in grado di fare e ciò che invece è in grado di fare.
Il rapporto  operatore-interlocutore diventa il fulcro dell’intervento. A tal fine l’operatore  ci si avvale della  CNV (comunicazione non verbale), che riguarda l’entrare in un contatto empatico con il soggetto (persona), sentire quello ciò che lui sente, comprenderlo nella sua essenza, accettarlo come persona incondizionatamente. La persona che si rivolge ad uno esperto spesso viene con motivazioni confuse. Sta male ma non sa da cosa dipende questo suo stato, ha una percezione di un problema che spesso non è in grado nemmeno di descrivere. Ecco quindi che i primi colloqui sono utilizzati per stabilire un contatto con il soggetto (persona) in modo tale che si crei un clima di fiducia e di accettazione. La persona sofferente sente il bisogno di veder accolta la sua sofferenza prima di aprirsi.
Attraverso il colloquio l’operatore cerca di cogliere la presenza di idee irrazionali, cercando di far emergere il correlato emotivo e quello comportamentale.

 

post correlati

commenti

Nessun CommentoScrivi cosa ne pensi

Nota: I Commenti che risulteranno offensivi potranno essere rimossi a discrezione degli amministratori