L’evoluzione adolescenziale
L’età evolutiva inizia dalla nascita alla luce del bambino e termina alla fine della fase adolescenziale.
E’ un periodo complicato a causa di diversi cambiamenti a cui un essere umano è sottoposto e con cui necessariamente deve confrontarsi.
All’inizio di questo percorso il bambino ha una totale dipendenza della cure genitoriali per il proprio sopravvivere, mentre crescendo e diventando giovane adulto acquisisce una propria personalità e ad una propria autonomia.
Molto importante è l’ambiente in cui il bambino nasce e cresce e le figure primarie di riferimento (la madre e il padre) che devono rispondere adeguatamente alle molteplici esigenze di sviluppo del figlio, sia fisiche, sia psicologiche.
Durante questo periodo di transizione il bambino/ragazzo può presentare i propri disagi o attraverso un sintomo somatico o attraverso un disturbo del comportamento.
I principali disturbi dell’età evolutiva sono:
- disturbi d’ansia e dell’umore (disturbo d’ansia di separazione, fobia, fobia sociale, disturbo ossessivo compulsivo, disturbo post traumatico da stress, depressione),
disturbi della nutrizione e dell’alimentazione dell’infanzia o della prima fanciullezza (anoressia e bulimia nervosa),
disturbi dell’apprendimento (disturbo della lettura, della scrittura e del calcolo),
disturbi della comunicazione (balbuzie,disturbo dell’espressione del linguaggio, disturbo di fonazione, mutismo selettivo),
disturbi del comportamento (disturbo da deficit di attenzione e iperattività, disturbo oppositivo – provocatorio, disturbo della condotta),
ritardo mentale,
autismo .
E’ molto importante cogliere per tempo tali segnali e intervenire in modo idoneo, cercando di eliminare causa – effetto.