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Ipnosi Dinamica - Ipnosi Regressiva - CNV-SNL-PNL

Dalla Carezza all’Orgasmo

ANTONIO REGA

Il piacere sessuale tende a coinvolgere l’intera persona e non si limita ad una zona del corpo. Il primo errore che si deve evitare è considerarlo alla stregua di un bisogno: si tratterebbe di una versione riduttiva e parziale della sua natura. carezza orgasmoNonostante si manifesti come un istinto, la spinta sessuale mantiene un carattere libero e ludico che travalica ogni necessità e ogni riduzione a meccanismo. Se siamo riusciti a trasformare in un’arte l’inamovibile necessità di nutrimento, con la sessualità abbiamo potuto raggiungere le più alte vette del rapimento e dell’estasi, uscendo fuori dalla nostra chiusura individuale e aprendoci agli altri in una comunione intima e altrimenti impossibile.
Nelle sue manifestazioni più lievi il piacere sessuale si presenta come una sorta di benessere locale con un’accentuata componente sensoria. Nonostante l’enorme escursione delle varietà individuali l’esperienza completa del piacere sessuale mostra un andamento tipico reso ormai di pubblico dominio da celebri studi ed esperimenti di laboratorio: una fase iniziale di progressiva eccitazione sessuale in cui gran parte del corpo è ricettiva e idonea a fornire segnali e sensazioni di piacere (zone erogene generali e personali: bocca, seni, capezzoli, cosce, collo, ecc.). Questa fase è seguita da una stabilizzazione e da un consolidamento dell’eccitazione, mentre il baricentro del godimento si porta gradualmente negli organi genitali.
E’ in queste due “fasi” che si dipana il terreno di gioco vero e proprio dell’erotismo e della fantasia ed è in questi momenti che avviene la ludica combinazione delle tendenze e delle sensibilità pregenitali. Ad un certo punto, ad un ulteriore aumento delle sensazioni voluttuose si innesca un processo involontario che non può più essere controllato, né arrestato senza conseguenze (esistono ovviamente delle tecniche e delle filosofie che tentano proprio di arrestare l’onda orgasmica e di sfruttarne lo stato di eccitazione per obiettivi diversi da quelli, per così dire, “naturali”, ma esulano da questa sintetica illustrazione).
In questa fase ci si avvicina a grandi passi all‘orgasmo che costituisce il punto e il momento apicale dell’esperienza sessuale. Si tratta di un passaggio estremamente intenso sia emozionalmente che fisiologicamente ed inoltre esso implica una temporanea eclissi della coscienza e della presenza dell’Io : anzi l’orgasmo viene definito tanto più intenso, bello e rigenerante quanto più è profonda, completa e lunga la perdita dello stato di vigilanza. In questa fase prevale una potente attività motoria – muscolare, mentre il flusso delle sensazioni, che fino all’istante precedente l’orgasmo era andato dalla periferia verso il genitale, cambia ora direzione e rifluisce verso l’esterno, si irradia piacevolmente verso il resto del corpo.
Mentre nell’uomo l’orgasmo è caratterizzato da una estrema spinta a ad uscire dal proprio corpo e a penetrare più profondamente possibile all’interno del partner, nella donna esso è sostanziato da un estremo slancio ad aprirsi interamente e ad accogliere più intimamente possibile il proprio partner. La completa distensione psichica e muscolare costituiscono il completamento del piacere sessuale in entrambi i sessi anche se, va ricordato, proprio in questa fase, si riscontra una notevole differenziazione nelle loro risposte fisiologiche.
Come è ben noto ai sessuologi, mentre nell’uomo il meccanismo erettivo ed eiaculatorio abbisogna di un lasso di tempo indispensabile al recupero della sua funzionalità coitale (il cosiddetto “periodo refrattario”, perché caratterizzato da insensibilità fisiologica agli stimoli erotici), nella donna si assiste ad una disponibilità a sperimentare altri episodi orgasmici (ci sono anche casi di donne capaci di orgasmi multipli, se gli stimoli sono adeguati alla loro sensibilità).
Per tutti, comunque, l’orgasmo viene vissuto un po’ come una sospensione del tempo ordinario, come un tuffo alle radici dell’essere e come un fugace assaggio dell’”infinito.

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